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19 giu 2018

RECENSIONE LA FIGLIA SCOMPARSA



NOME DEL LIBRO: La figlia scomparsa
AUTRICE: J
enny Quintana
EDITORE: Garzanti
GENERE: Thriller


Ciao a tutti voi lettori, oggi ho deciso di parlarvi di questo libro perchè, secondo me, merita veramente tanto. E' una nuova uscita, libro di esordio di Jenny Quintana che credo avrà davanti a sè una lunga carriera da scrittrice se ogni suo libro sarà coinvolgente come questo.

TRAMA

Anna Flores vive ormai da anni in Grecia, lontana dal piccolo paesino di origine in Inghilterra, per lasciarsi alle spalle un passato a dir poco turbolento. Proprio nel villaggio, trent'anni prima (nel 1982) sua sorella Gabriella, in un giorno come tanti, era scomparsa senza lasciare nessuna traccia di sè. Da quel momento la vita di Anna non è più stata la stessa, come per i suoi genitori: sono iniziate indagini della polizia, ricerche in ogni dove, tutto in modo vano dato che non è mai stato trovato nulla . Anna, a soli 12 anni, si ritrova a voler indagare da sola, convinta che Gabriella non sarebbe mai andata via di sua spontanea volontà senza dirle nulla, senza nemmeno salutarla; eppure, allo stesso tempo, non vuole credere che qualcosa di spiacevole sia successo alla sorella, sperando di vederla tornare da un momento all'altro, cosa che però purtroppo non accade. Dopo non molto muore suo padre e la situazione peggiora, sua  madre ormai è sempre più assente e adesso lei si sente, per l'ennesima volta, esclusa da tutto e tutti. Dopo trent'anni Anna torna lì, dove tutto è cominciato, a causa della morte di sua madre, ed è proprio in questa occasione, con il suo ritorno, che emergono nuovi indizi e lei si ritrova di nuovo a cerca delle risposte alle sue domande, che ormai da troppo tempo aveva archiviato dentro di sè: Cos'è successo a Gabriella? Chi è coinvolto? Chi sa realmente cosa è successo? 

PARERE FINALE

Sorprendente. Questa è la prima parola che mi viene in mente se penso a come poter descrivere questo libro. La storia è raccontata in flashback, si alternano capitoli in cui si parla del presente (e quindi del ritorno di Anna e di tutto quello che ne consegue) e capitoli ambientati nel 1982, anno della scomparsa di Gabriella (anche se, ovviamente, la narrazione inizia da prima della sua scomparsa, per delineare anche i rapporti che c'erano tra le due sorelle, la famiglia ed il resto dei personaggi. Ma anche, e sopratutto, per creare l'immagine dei protagonisti della storia, facendoci scoprire le loro caratteristiche). Il linguaggio è semplice, scorrevole, lineare ed è una lettura che consiglio a tutti gli amanti del genere e non. Assolutamente non è un libro pesante, la trama è abbastanza avvincente e mette curiosità. Se ne avessi avuto la possibilità l'avrei letto tutto d'un fiato, essendo troppo curiosa di vedere come si sarebbero svolte le vicende e, sopratutto, volendo scoprire cosa fosse effettivamente accaduto a Gabriella.
Inaspettato è un altro aggettivo che mi viene in mente pensando alla storia, sopratutto negli ultimi capitoli dove sono successe cose che non avrei mai immaginato. Proprio per questo il libro mi ha stupito molto, positivamente parlando, perchè sarebbe potuto cadere nel banale e invece non l'ha fatto, anzi al contrario è diventato sempre più intrigante.
Ho apprezzato molto il personaggio di Anna, questo suo spirito combattivo, la sua volontà a non arrendersi mai per scoprire cosa fosse accaduto alla sorella, ho apprezzato un pò meno altri personaggi che però, ovviamente, dovevano essere presenti nella storia.
Ho apprezzato molto il finale e sono stata anche contenta di come Anna abbia potuto trovare la pace e abbia potuto accettare tutte le nuove scoperte che sono venute a galla.
E' stato per me un romanzo a cui non manca proprio nulla, non c'è stato un attimo in cui ho pensato che l'autrice avrebbe potuto aggiungere qualcosa di diverso oppure che avrebbe dovuto evitare alcune scene; mentre leggevo pensavo che tutto fosse stato sistemato e scritto nel punto giusto, al momento giusto.
Personalmente dubito fortemente che questo libro possa deludere qualcuno, magari non tutti potrebbero apprezzarlo tanto quanto me, ma assolutamente credo che nessuno possa dire che la storia non abbia delle fondamenta forti o che sia banale.



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